Benvenuti a Barnsworth. Il sole splende – una bandiera rossa di per sé, visto che siamo in una cittadina immaginaria dell’Inghilterra settentrionale – e secondo l’uomo che vende volantini fuori dal suo pub locale, l’amianto sta per fare un grande ritorno. Purtroppo, abbiamo problemi più grandi: il chiosco è chiuso, Big Ron’s Big Pies ha smesso di fare torte, e ok, sì, anche qualcuno che sostiene con passione il ritorno dell’amianto non è il massimo. In Thank Goodness You’re Here, un platform slapstick comedy deliziosamente sciocco di Coal Supper, il titolo parla da sé.
Il compito di risolvere tutto questo è un piccolo venditore ambulante color limone che si è fermato solo per un incontro con il sindaco di Barnsworth. Quando il sindaco è in ritardo di 15 minuti, siamo incoraggiati (vedi: ignorati dalla receptionist che gioca al solitario) a fare un giro e ad ammirare i luoghi di Barnsworth disegnati a mano. E che bellezze ci sono.
Non da queste parti
(Immagine: Coal Supper)
Quando esco dal municipio, prendo subito nota di diversi problemi urgenti. L’eccentrico Charlie, per cominciare, ha il braccio incastrato in un tombino. Lo squallido tuttofare Herbert, interpretato magnificamente da Matt Berry di What We Do In The Shadows, vuole qualcuno che lo aiuti a tagliare l’erba. Il negozio Mother Megg’s Buttery Goods non ha aperto perché il suo dipendente adolescente ha perso le chiavi – “mi mam’s got me back on the mercury again”, dice, a mo’ di scuse.
Riflettori puntati sugli indie
(Immagine: Mooncat Games)
Questo dolce e rilassante simulatore di vita da giardiniere è proprio quello che mi serve per decomprimere e rilassarmi
Benvenuti a Barnsworth. Il sole splende – una bandiera rossa di per sé, visto che siamo in una cittadina immaginaria dell’Inghilterra settentrionale – e secondo l’uomo che vende volantini fuori dal suo pub locale, l’amianto sta per fare un grande ritorno. Purtroppo, abbiamo problemi più grandi: il chiosco è chiuso, Big Ron’s Big Pies ha smesso di fare torte, e ok, sì, anche qualcuno che sostiene con passione il ritorno dell’amianto non è il massimo. In Thank Goodness You’re Here, un platform slapstick comedy deliziosamente sciocco di Coal Supper, il titolo parla da sé.
Il compito di risolvere tutto questo è un piccolo venditore ambulante color limone che si è fermato solo per un incontro con il sindaco di Barnsworth. Quando il sindaco è in ritardo di 15 minuti, siamo incoraggiati (vedi: ignorati dalla receptionist che gioca al solitario) a fare un giro e ad ammirare i luoghi di Barnsworth disegnati a mano. E che bellezze ci sono.
Non da queste parti
(Immagine: Coal Supper)
Quando esco dal municipio, prendo subito nota di diversi problemi urgenti. L’eccentrico Charlie, per cominciare, ha il braccio incastrato in un tombino. Lo squallido tuttofare Herbert, interpretato magnificamente da Matt Berry di What We Do In The Shadows, vuole qualcuno che lo aiuti a tagliare l’erba. Il negozio Mother Megg’s Buttery Goods non ha aperto perché il suo dipendente adolescente ha perso le chiavi – “mi mam’s got me back on the mercury again”, dice, a mo’ di scuse.
Riflettori puntati sugli indie
(Immagine: Mooncat Games)
Questo dolce e rilassante simulatore di vita da giardiniere è proprio quello che mi serve per decomprimere e rilassarmi
Risolvere tutto questo è come tirare un filo allentato di un ponticello, solo per far sì che l’intera faccenda si disfi in modo spettacolare. Sebbene Thank Goodness You’re Here sia tecnicamente un platform, la maggior parte del gioco si svolge schiaffeggiando tutto ciò che si trova in vista o cadendo attraverso buchi in cui nessun altro può passare. Entro nel pub di Barnsworth – che esibisce con orgoglio una licenza per servire i minori – dove un cittadino inebetito ha le chiavi di Madre Megg, ma non vuole andarsene prima di aver iniziato la giornata con una pinta. Sfortunatamente, i rubinetti sono bloccati, quindi per far funzionare il tutto salto giù per il lavandino del pub per raggiungere la sua cantina di birra e schiaffeggio ogni fusto fino a farli fremere di effervescenza. Missione compiuta: Vengo risucchiato al piano di sopra attraverso i tubi della birra e versato in un bicchiere da pinta, mentre il nostro cliente abituale, soddisfatto, va ad aprire il Mother Megg’s Buttery Goods. Ora che è aperto, faccio un salto e prendo un pezzo di burro particolarmente sciatto per Charles, che si libera portando con sé una buona parte del marciapiede.