(Credito immagine: Activision)
Call of Duty: Warzone e Animal Crossing: New Horizons non sono affatto simili. Uno è un battle royale indurito, l’altro è un simpatico simulatore di vita. Ma come donna di 31 anni a cui è stato diagnosticato sia il disturbo d’ansia generalizzato (GAD) che il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) negli ultimi due anni, questi due giochi sono stati le colonne di supporto strutturale che sostengono il mio benessere mentale . Mi concentrano in modi che non funzionano, guardare film o fare enigmi, e nell’ultimo anno mi sono chiesto come due giochi diametralmente opposti siano riusciti a graffiare lo stesso prurito mentale.
È importante notare che sto vedendo anche un terapista e uno psichiatra per le mie condizioni, poiché il gioco non sostituisce in alcun modo le cure mediche. Se stai lottando con la tua salute mentale, cerca opinioni professionali e sistemi di supporto.
Vivere a New York all’inizio della pandemia è stato incredibilmente stressante, dato che ho passato circa sei mesi a lasciare a malapena il mio appartamento. Invece, mi sono perso nel mondo di Animal Crossing: New Horizons e ho trovato la pace nella sua realtà alternativa. Gli ultimi mesi sono stati un diverso tipo di lotta, poiché sembra che il mio cervello si sia finalmente reso conto che ho trascorso più di un anno per lo più da solo nello stesso appartamento, alla stessa scrivania, partecipando a una routine quotidiana ormai monotona . Ora l’unico gioco che calma il mio cervello rumoroso e spinge fuori pensieri invadenti è Call of Duty: Warzone.
Quindi, come fanno due giochi molto diversi ad aiutare sia il mio GAD che il mio ADHD in un momento particolarmente difficile? Risulta, ci sono prove empiriche che i videogiochi possono aiutarci in modi sorprendenti, ma che tipo di giochi aiutano e come lo fanno è diverso per tutti. Quindi, ho parlato con la dott.ssa Rachel Kowert, direttore della ricerca presso Take This, un’organizzazione no profit per la salute mentale che serve l’industria dei giochi, per saperne di più sulle motivazioni di gioco, sui giochi e sulla salute mentale.
Motivazioni di gioco
(Credito immagine: Quantic Foundry)
Nella sua serie YouTube Psychgeist, la dott.ssa Kowert aiuta a scomporre ciò che spinge i giocatori a scegliere un certo tipo di gioco o a continuare a tornare ai giochi che hanno già battuto: le motivazioni del gameplay AKA. “In generale, siamo motivati a giocare perché sono divertenti”, mi dice. “Ma ci danno anche un senso di realizzazione. Ci danno un senso di libertà, un senso di autonomia e ci danno un senso di relazione sia con gli altri giocatori che con i personaggi dei giochi stessi”.
Ci sono ragioni specifiche per cui le persone sono attratte da determinati giochi e quali tipi di giochi possono suscitare il tipo di risposte menzionate sopra dal Dr. Kowert: tutto si basa sulla nostra personalità. “Ciò che serve a te serve a me in modo diverso”, dice Kowert. È qui che entrano in gioco le motivazioni di gioco. Nel suo video “Jargon Shmargon: Play Motivations”, Kowert fa riferimento al modello di motivazione di gioco del 2007 del Dr. Nick Yee, che inizialmente separa le motivazioni del giocatore in tre grandi categorie: immersione, successo e social. Queste tre motivazioni di gioco si allineano con i tre grandi principi della teoria dell’autodeterminazione: autonomia, competenza e connessione. La teoria dell’autodeterminazione suggerisce che le persone sono motivate a crescere da quei tre bisogni psicologici innati, che sono universali attraverso le culture.
Un modello raffinato di motivazioni di gioco di Quantic Foundry (fondato da Yee) propone che ci siano sei ampie motivazioni che aiutano i giocatori a scegliere il tipo di gioco che vogliono giocare: azione, socialità, padronanza, realizzazione, immersione , e creatività. All’interno di queste categorie ci sono due sottocomponenti ciascuno, come “eccitazione” che si trova sotto la motivazione dell’azione (visto nei giocatori che non vedono l’ora di correre in Messico in Forza Horizon 5), o “potere” sotto la motivazione del successo (visto in Destiny 2 i giocatori che trovano conforto nell’aumentare i numeri).
Dopo aver compreso meglio queste motivazioni di gioco, ora sono in grado di analizzare con il Dr. Kowert cosa fanno esattamente per me Animal Crossing e Warzone e il modo in cui si manifestano i miei disturbi di salute mentale.
Animali che calmano nuovi orizzonti
(Credito immagine: Nintendo)
Non è difficile capire perché Animal Crossing potrebbe servire come un balsamo per l’ansia. È incredibilmente calmante e carino, e nel mondo di New Horizons, non ti può succedere niente di male. Ma non gioco ad Animal Crossing solo per le sue vibrazioni rilassanti: una delle mie più grandi motivazioni di gioco è il successo, quindi all’inizio della pandemia, passerei ore a cercare di catturare un maledetto celacanto.
“Se torniamo a quelle tre categorie, giusto? Realizzazione: potresti andare a pescare, potresti avere un mutuo in un momento in cui ti sentivi come se non potessi andare da nessuna parte o realizzare qualcosa”, spiega Kowert. Chiedo se quel senso di realizzazione ha un ulteriore livello di significato per qualcuno come me, il cui ADHD rende difficile completare le attività quotidiane. “I giochi sono davvero bravi a focalizzare l’attenzione, in particolare per le persone con ADHD. Poiché è un’esperienza nuova che cambia costantemente, la ricerca ha scoperto che è particolarmente efficace nell’affinare l’attenzione, in particolare per le persone che hanno difficoltà ad affinare l’attenzione. Quindi questo rende perfetto senso per te”, sottolinea Kowert. “Ma la chiave qui è quella sensazione viscerale, le emozioni associate all’avere un senso di realizzazione: non c’è distinzione tra come ci si sente emotivamente tra farlo in Animal Crossing e farlo nel mondo reale”.
In un momento in cui così tanti di noi si sentivano intrappolati nelle nostre case e incapaci di fare molto altro che esistere giorno per giorno, mettendo un piede davanti all’altro, Animal Crossing ha fornito un costante senso di realizzazione. E per qualcuno come me, che all’epoca non aveva ancora una diagnosi di ADHD e presumeva che la lotta costante per completare i compiti fosse normale, Animal Crossing mi ha dato compiti realizzabili e misurabili che sembravano sempre realizzabili.
(Credito immagine: Nintendo)
“Quando il mondo è più caotico intorno a noi, cerchiamo modi per trovare struttura e ordine nei luoghi che possiamo.”
Dott. Rachel Kowert
New Horizons mi ha anche offerto una struttura quando ne avevo un disperato bisogno. “Quando il mondo intorno a noi è più caotico, cerchiamo modi per trovare struttura e ordine nei posti che possiamo. Ed è proprio questo che fa Animal Crossing: è un programma giornaliero e gli orari funzionano come i nostri, e il le stagioni funzionano allo stesso modo delle stagioni in cui viviamo. Ci dà un senso di struttura e normalità”, spiega Kowert. Quindi, potrei aver lasciato a malapena l’aria viziata e riciclata del mio appartamento per tutta l’estate scorsa, ma sono riuscito a dissotterrare con successo vongole di manila, catturare ogni pesce stagionale disponibile nel mio emisfero e fare una strage al mercato degli steli – in Animal Crossing, questo è.
Dopo oltre un anno di ansia e incognite, tuttavia, i risultati e la struttura di Animal Crossing non sono sufficienti per tenere a bada pensieri invadenti o comportamenti di merda (leggi: bere troppo). È qui che entra in gioco Call of Duty: Warzone.
Calma del dovere: Warzone
(Credito immagine: Activision)
Riflettendoci, è chiaro che fin dalla mia tarda adolescenza gli sparatutto competitivi hanno spuntato le mie caselle di motivazione del gameplay: azione, socialità e padronanza. Ma c’è un altro livello sul perché Call of Duty: Warzone è il mio punto di riferimento e ha molto a che fare con il mio ADHD.
Poco dopo aver preso un appartamento con il mio compagno lo scorso agosto (dopo aver vissuto con altre tre persone), le restrizioni sulla pandemia si sono leggermente allentate a New York e lui è tornato al lavoro. Da allora, sono stato solo per oltre 50 ore a settimana e ho notato che la mia salute mentale è peggiorata, e mi sono affidato all’alcol o all’eccesso di cibo per sedare un cervello rumoroso. È stato così brutto, infatti, che ho chiesto di essere sottoposto a screening per l’ADHD diversi mesi fa e ho ricevuto una diagnosi abbastanza chiara.
Spiego al Dr. Kowert che a volte indosso le cuffie e gioco a Call of Duty: Warzone per diverse ore quando mi sento particolarmente disperso o irritabile, e sono curioso di sapere perché un gioco così rumoroso/occupato riesce ad aiutare centrami. “Potresti parlare di che tipo di prurito che graffia per me?” Chiedo. “Parla di attenzione focalizzata”, ride il dottor Kowert. “Questo è l’estremo estremo dello spettro. Direi che per te si tratta di calmare il mondo e affinare qualcosa di specifico. Lo sparare in prima persona è probabilmente il gioco di attenzione più perfezionato che puoi giocare”.
“Penso che sia davvero un buon riflesso di come i giochi vengono usati per te come strumento di centratura, e adoro davvero la formulazione che usi lì. Spero che tu lo usi nell’articolo – come ti centra. Perché penso che un molte persone pensano che uno: i giochi non lo fanno, e due: sembra esserci un presupposto generale che le persone con ADHD che giocano – peggioreranno i loro sintomi di ADHD. Ed è il contrario.
Opportunità di centraggio
(Credito immagine: Nintendo)
In definitiva, le motivazioni di gioco sono diverse per tutti, ma i giochi hanno la stessa funzione per tutti noi. Le mie mutevoli motivazioni ne sono la prova: il Dr. Kowert suggerisce che, nonostante le loro disparità, Animal Crossing e Warzone mi aiutano nello stesso identico modo. L’anno scorso, quando mi sono sentito intrappolato, sono fuggito sulle rive di un’isola di Animal Crossing generata casualmente per incontrare un nuovo abitante del villaggio. Ora, quando sono arrabbiato con me stesso per aver lottato durante una giornata lavorativa, trovo conforto in alcune vittorie di Warzone. “Dall’esterno sembrano così diversi”, spiega il dott. Kowert. “Ma a livello di base, stanno facendo la stessa cosa per te: concentrazione, autonomia, competenza”.
“Penso che sia davvero interessante, importante e fondamentale avere questa discussione”, afferma il dott. Kowert mentre la nostra conversazione volge al termine. “Questi due giochi hanno la stessa funzione, ti danno lo stesso sbocco per centrarti, ti danno le stesse opportunità di successo, relazione e autonomia. Penso che sia davvero il punto cruciale dell’argomento che penso che molte persone siano rimarrai sorpreso”.
I giochi possono essere una forza positiva in più di un modo. Ad esempio, come Psychonauts 2 e le sue metafore mentali hanno aiutato la nostra Hope Bellingham a combattere i sentimenti negativi.