Non sono del tutto sicuro di cosa fare della campagna di Modern Warfare 3. Non è terribile, ma è anche lontana dall’essere eccezionale. Non è terribile, ma è anche lontana dall’essere grandiosa: manca di veri e propri pezzi forti e a volte sembra che sia stata assemblata da un kit di costruzione Warzone di pezzi preconfezionati. Circa la metà dei 14 livelli sono aree aperte da esplorare (quelle che Activision chiama Missioni di combattimento aperte), dove troverà vari potenziamenti multigiocatore, equipaggiamenti e armi per completare alcuni obiettivi sparsi per la mappa.
Può funzionare, lasciandola con la sensazione di essere sotto le armi e in inferiorità numerica mentre si aggira per cercare di ottenere un vantaggio, senza sapere dove sono le minacce e cosa aspettarsi. Quando funziona, può catturare bene la fantasia di TaskForce 141 – solo lei e il suo ingegno che cerca di sopravvivere secondo per secondo. Ma per la maggior parte, questi piccoli ritmi free-roaming spesso danno l’impressione che il gioco stia cercando di fare qualcosa per cui non è mai stato creato.
Fatti veloci: Modern Warfare 3
Data di uscita: 10 novembre
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X, Xbox One, PC
Sviluppatore: Sledgehammer
Editore: Activision
Ad esempio, la maggior parte di queste missioni aperte sono presentate come infiltrazioni furtive. In gran parte perché se quando si fa saltare la copertura, tutti attaccano – non c’è alcun senso di profondità nell’IA mentre ci si aggira furtivamente. Potrà ottenere qualche uccisione furtiva con le armi silenziate con cui inizia quasi sempre, ma sembra più fortuna che altro. Il più delle volte allerterete tutti i nemici nelle vicinanze e poi avrete uno scontro a fuoco, passando da un riparo all’altro finché non li ucciderete tutti, o in qualche modo (se avete lo spazio e il riparo per riuscirci) riuscirete a perdere la loro attenzione, resettando l’allarme.
Sembra che tutto sia stato costruito con elementi di gameplay che non erano destinati a fare quello che stanno facendo, con obiettivi semplici collocati intorno a frammenti di mappe multiplayer riconoscibili. Il chiacchiericcio costante degli alleati che la indirizzano incessantemente verso gli obiettivi, o il fatto che i rinforzi vengono costantemente inviati per evitare che lei riesca a liberare una mappa dai nemici, tutto ciò fa pensare a un gioco che fa del suo meglio in qualcosa che non era destinato a fare. Ciò è evidente dal fatto che, in molti casi, se si muore si ricomincia l’intera missione, solo con l’equipaggiamento che si è raccolto lungo il percorso. In un livello, quando si muore, si viene paracadutati di nuovo nell’azione, come se si fosse respawnati in Warzone. Non sembra una vera e propria esperienza da giocatore singolo, ma più un’impressione passabile di un’esperienza assemblata da componenti multigiocatore.
Per leggere il verdetto finale di GamesRadar+ sulla versione completa, consulti la nostra recensione completa di Modern Warfare 3.