Mentire o dire la verità a un riccio in Dragon’s Dogma 2 è una decisione che si presenterà poco dopo aver completato la missione Sede del Sovrano e aver lasciato il Capitano Brant. È una di quelle opzioni a sorpresa che vi costringeranno a prendere una decisione senza sapere quali saranno le ripercussioni successive.
Mentire o dire la verità per il riccio in Dragon’s Dogma 2?
(Immagine: Capcom)
La buona notizia è che non importa se dire la verità o mentire per il riccio in Dragon’s Dogma 2. I cambiamenti che ne derivano sono talmente minimi da essere più o meno inutili: un piccolo cambiamento nei dialoghi, ma niente di più. C’è un molto **minimo spoiler che non cambia granché nella mia spiegazione qui sotto, quindi tenetelo a mente prima di continuare a leggere.
(Immagine: Capcom)
Inizialmente, qualunque sia la vostra decisione, il riccio sarà inseguito dal suo inseguitore in ogni caso. Se mentite, farà una breve pausa per ringraziarvi prima di essere scoperto e ripartire. Se invece dite la verità, sarà subito scacciato.
L’unico modo in cui questo si ripresenta in seguito è durante la missione Il complotto di Disa, in cui dovrete intrufolarvi nel castello per scoprire di più sul piano della regina. Al termine della missione, il monello riapparirà e rivelerà di essere Sven, il figlio della regina. O il “regentkin”, nel malleabile gergo medievale di Dogma. A seconda di come lo avete trattato come riccio in fuga, si scuserà per avervi ingannato in precedenza o dichiarerà bruscamente chi è, come “il figlio della regina reggente Disa”, con l’aria di chi non ha dimenticato quello che avete fatto. Al momento non sembra fare alcuna differenza.
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