Come molte bambine alla fine degli anni ’90, ho sempre desiderato il Pink Ranger. Avevo intenzione di portare questa insistenza infantile anche nella demo di Mighty Morphin’ Power Rangers: Rita’s Rewind, ma ahimè il Ranger Giallo era già stato scelto per me. Faccio spallucce, fingendo di non essere un po’ deluso mentre mi siedo a giocare con uno degli sviluppatori dell’imminente gioco Atari. Ben presto, però, mi diverto troppo per preoccuparmi di sapere di che colore sono il Ranger.
Il gioco inizia e nel momento in cui sento le note iniziali della sigla di Mighty Morphin’ Power Rangers, si risveglia un ricordo sopito. Improvvisamente mi ritrovo a quattro anni, seduto sul divano a casa del mio amico Iain dopo una lunga mattinata passata a cercare di non mangiare i pastelli all’asilo. Ho un panino alla Nutella in una mano, la mia action figure del Pink Ranger stretta nell’altra e scalcio selvaggiamente le gambe a ritmo di musica. Erano anni che non pensavo più ai Power Rangers, ma grazie a Digital Eclipse, rivivo uno dei miei più grandi amori d’infanzia circa 20 anni dopo, grazie a Rita’s Rewind.
Sii gentile, rewind
(Crediti immagine: Digital Eclipse)Gamescom 2024
(Immagine: Digital Eclipse)
GamesRadar+ ha visitato Colonia per giocare ai nuovi giochi più attesi del 2024 alla Gamescom e per parlare con gli sviluppatori che li hanno portati in vita. Per ulteriori anteprime pratiche e interviste esclusive, visitate l’hub di copertura della Gamescom 2024.
Come tutti i buoni picchiaduro a pixel, Mighty Morphin Power Rangers: Rita’s Rewind cattura perfettamente l’atmosfera arcade della vecchia scuola. Non è niente di meno di quello che mi sarei aspettato dalla casa madre di Digital Eclipse, Atari, uno dei migliori nomi dell’eccellenza videoludica classica, ma questo gioco è ancora più speciale.
Una parte di questa ragione, penso tra me e me mentre ci facciamo strada tra le casse per raccogliere monete e bevande energetiche che aumentano la velocità, è la serietà del gioco. Rita’s Rewind è un gioco in cui i Power Rangers inseguono la loro acerrima nemesi Rita Repulsa attraverso gli annali del tempo, fino al 1994, dove intende creare scompiglio. Qui, i Power Rangers si alleano con la sua versione più giovane per sconfiggere Rita. Già di per sé sembra un’impresa, ma c’è un problema: i Rangers si ritrovano nei loro corpi di adolescenti, proprio dove la maggior parte di noi li ricorda.
Come molte bambine alla fine degli anni ’90, ho sempre desiderato il Pink Ranger. Avevo intenzione di portare questa insistenza infantile anche nella demo di Mighty Morphin’ Power Rangers: Rita’s Rewind, ma ahimè il Ranger Giallo era già stato scelto per me. Faccio spallucce, fingendo di non essere un po’ deluso mentre mi siedo a giocare con uno degli sviluppatori dell’imminente gioco Atari. Ben presto, però, mi diverto troppo per preoccuparmi di sapere di che colore sono il Ranger.
Il gioco inizia e nel momento in cui sento le note iniziali della sigla di Mighty Morphin’ Power Rangers, si risveglia un ricordo sopito. Improvvisamente mi ritrovo a quattro anni, seduto sul divano a casa del mio amico Iain dopo una lunga mattinata passata a cercare di non mangiare i pastelli all’asilo. Ho un panino alla Nutella in una mano, la mia action figure del Pink Ranger stretta nell’altra e scalcio selvaggiamente le gambe a ritmo di musica. Erano anni che non pensavo più ai Power Rangers, ma grazie a Digital Eclipse, rivivo uno dei miei più grandi amori d’infanzia circa 20 anni dopo, grazie a Rita’s Rewind.
Sii gentile, rewind
(Crediti immagine: Digital Eclipse)Gamescom 2024
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GamesRadar+ ha visitato Colonia per giocare ai nuovi giochi più attesi del 2024 alla Gamescom e per parlare con gli sviluppatori che li hanno portati in vita. Per ulteriori anteprime pratiche e interviste esclusive, visitate l’hub di copertura della Gamescom 2024.
Come tutti i buoni picchiaduro a pixel, Mighty Morphin Power Rangers: Rita’s Rewind cattura perfettamente l’atmosfera arcade della vecchia scuola. Non è niente di meno di quello che mi sarei aspettato dalla casa madre di Digital Eclipse, Atari, uno dei migliori nomi dell’eccellenza videoludica classica, ma questo gioco è ancora più speciale.