Non riesco a smettere di pensare a questo dungeon crawler simile a Zelda che consiste nell’affrontare un’apocalisse di vampiri animata in modo stravagante

Non c’è un modo semplice per dirlo che non suoni come un’iperbole, ma #BLUD (pronunciato come “hashtag blood”, per riferimento) dello sviluppatore Exit 73 Studios e dell’editore Humble Games è come se qualcuno avesse preso la premessa generale di Buffy l’Ammazzavampiri e l’avesse mescolata in un frullatore con l’estetica dei cartoni animati delle Superchicche e di Cuphead con un dungeon crawling simile a Zelda. In un certo senso, è come se qualcuno avesse creato un mood board durante la creazione di questo gioco, progettato esplicitamente per soddisfare la mia sensibilità. E, beh, ha funzionato: sono stato assolutamente succhiato (capito? perché i vampiri?).

BLUD mette i giocatori nei panni di Becky Brewster, una coraggiosa protagonista che frequenta il liceo nella bella Carpentersville. Ma non tutto è come sembra, perché una sorta di forza demoniaca si è schierata qui e Becky si ritrova a dover fronteggiare l’apocalisse dei vampiri con una fidata mazza da hockey su prato al seguito.

BLUD per il dio #BLUD

Il gioco porta le sue ispirazioni sulla manica, e fin dall’inizio è ovvio che il dungeon crawler cartoonesco sarà un mix di horror grossolano e commedia. Ciò che è meno ovvio è quanto queste ispirazioni si integrino bene, dato che i primi momenti di gioco con #BLUD mi sono sembrati un po’ lenti e impantanati nell’incontro con i vari PNG e le meccaniche, per non parlare delle numerose fetch quest.

Riflettori puntati sugli indie

Carovana accogliente

(Immagine: 5 Lives Studios)

Cozy Caravan è l’incontro tra Animal Crossing e Cooking Mama, con le opzioni di creazione del personaggio più dolci.

Questo non vuol dire che tutto ciò sia noioso o inutile. Qualsiasi tipo di prologo che richieda diversi passaggi è sempre un po’ come un attrito che intralcia il divertimento, e almeno #BLUD ha la fortuna di avere un aspetto genuinamente fantastico – le varie animazioni dei nemici e lo schiacciamento bizzarro dei personaggi sono un punto di forza – dal momento in cui inizia. Ma ci è voluta un’ora, un’ora e mezza per arrivare a un punto in cui mi sembrava di fare qualcosa di meccanicamente significativo.

A proposito di partenze lente, il combattimento contro gli insetti e i ratti che si affrontano all’inizio sarà probabilmente un po’ goffo per chi è abituato, ad esempio, ad Hades o simili. Non sono mai riuscito a liberarmi della sensazione di sbagliare miseramente le distanze o le direzioni mentre cercavo di risolvere i problemi a suon di pugni. Ma una volta sbloccato il già citato bastone da hockey su prato (e i relativi potenziamenti), tutto si è appianato notevolmente. Il gameplay di #BLUD ha un bel centro torboso, se si riesce a masticare un po’ prima.

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POW! BANG! BIFF!

Schermata di #BLUD

Non c’è un modo semplice per dirlo che non suoni come un’iperbole, ma #BLUD (pronunciato come “hashtag blood”, per riferimento) dello sviluppatore Exit 73 Studios e dell’editore Humble Games è come se qualcuno avesse preso la premessa generale di Buffy l’Ammazzavampiri e l’avesse mescolata in un frullatore con l’estetica dei cartoni animati delle Superchicche e di Cuphead con un dungeon crawling simile a Zelda. In un certo senso, è come se qualcuno avesse creato un mood board durante la creazione di questo gioco, progettato esplicitamente per soddisfare la mia sensibilità. E, beh, ha funzionato: sono stato assolutamente succhiato (capito? perché i vampiri?).

BLUD mette i giocatori nei panni di Becky Brewster, una coraggiosa protagonista che frequenta il liceo nella bella Carpentersville. Ma non tutto è come sembra, perché una sorta di forza demoniaca si è schierata qui e Becky si ritrova a dover fronteggiare l’apocalisse dei vampiri con una fidata mazza da hockey su prato al seguito.

BLUD per il dio #BLUD

Il gioco porta le sue ispirazioni sulla manica, e fin dall’inizio è ovvio che il dungeon crawler cartoonesco sarà un mix di horror grossolano e commedia. Ciò che è meno ovvio è quanto queste ispirazioni si integrino bene, dato che i primi momenti di gioco con #BLUD mi sono sembrati un po’ lenti e impantanati nell’incontro con i vari PNG e le meccaniche, per non parlare delle numerose fetch quest.

Riflettori puntati sugli indie

(Immagine: 5 Lives Studios)

Cozy Caravan è l’incontro tra Animal Crossing e Cooking Mama, con le opzioni di creazione del personaggio più dolci.

Questo non vuol dire che tutto ciò sia noioso o inutile. Qualsiasi tipo di prologo che richieda diversi passaggi è sempre un po’ come un attrito che intralcia il divertimento, e almeno #BLUD ha la fortuna di avere un aspetto genuinamente fantastico – le varie animazioni dei nemici e lo schiacciamento bizzarro dei personaggi sono un punto di forza – dal momento in cui inizia. Ma ci è voluta un’ora, un’ora e mezza per arrivare a un punto in cui mi sembrava di fare qualcosa di meccanicamente significativo.

Frenk Rodriguez
Salve, mi chiamo Frenk Rodriguez. Sono uno scrittore esperto con una forte capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace attraverso i miei scritti. Ho una profonda conoscenza dell'industria del gioco e sono sempre aggiornato sulle ultime tendenze e tecnologie. Sono attento ai dettagli e in grado di analizzare e valutare accuratamente i giochi, e affronto il mio lavoro con obiettività e correttezza. Inoltre, apporto una prospettiva creativa e innovativa alla mia scrittura e alle mie analisi, che contribuisce a rendere le mie guide e recensioni coinvolgenti e interessanti per i lettori. Nel complesso, queste qualità mi hanno permesso di diventare una fonte affidabile di informazioni e approfondimenti nel settore dei giochi.