Mentre fissiamo il DLC Elden Ring, non riesco a decidere quale delle mie build preferite di sempre portare nell’espansione Shadow of the Erdtree del gioco di ruolo.

Le decisioni nell’Elden Ring sono importanti. Spesso fanno la differenza tra il successo e il fallimento. Si può aggirare un’orda di nemici o affrontarli di petto? Scatenate i vostri incantesimi più potenti all’inizio di una battaglia contro un boss, oppure trattenete il fuoco fino all’ultimo, quando la vostra salute è bassa? Attaccare o difendersi, parare o rotolare, vivere o morire: tante decisioni prese nelle Terre di mezzo possono cambiare il volto della partita in un istante.

Il mio ultimo dubbio è un po’ più astratto, in quanto non si tratta di una decisione diretta da un momento all’altro nel gioco, ma è una decisione che influenzerà praticamente tutto il gioco. Con il DLC Shadow of the Erdtree di Elden Ring che si avvicina a grandi passi alla data di uscita del 20 giugno, sono indeciso tra le mie due build preferite per affrontare l’attesa espansione del gioco: la mia build ibrida Moonlight Crusader mage o la mia build ibrida Executioner bleed.

Decisioni, decisioni

Anello di Elden

(Crediti immagine: FromSoftware)OSSESSIONE

Anello di Elden: screenshot dell'Ombra di Erdtree

(Crediti immagine: FromSoftware)

Sono talmente ossessionato dal culto della malattia di Elden Ring che la mia famiglia mi ha vietato di parlarne a casa.

Entrambi hanno un fascino innegabile, va detto. E mentre ero certo che avrei scelto il mio ensemble di maghi quando FromSoftware ha confermato che Shadow of the Erdree esplorerà la storia di Miquella, una recente scoperta fatta battendo Mohg Lord of Blood per la seconda volta mi ha fatto tornare la testa verso il mio set-up sanguinante.

Riassunto veloce: Le prossime tappe di Elden Ring racconteranno la storia, ancora non raccontata, di Miquella, il fratello gemello di Malenia, rapito da Mohg Signore del Sangue e intrappolato in un enorme uovo. Mohg vive nel Palazzo di Mohgwynn, un paesaggio da incubo isolato che nuota in fiumi di sangue ed è pieno di nemici che infliggono perdite di sangue, non ultimo l’imponente Mohg stesso. Per accedere al contenuto scaricabile Shadow of the Erdtree, è necessario aver raggiunto l’area Mohgwynn Palance, altrimenti facoltativa, e aver sconfitto il boss di fine zona, Mohg Lord of Blood. Data la sua tendenza a infliggere Emorragie (alias perdite di sangue), ero quasi certo che eliminare Mohg ed entrare nel DLC sfruttando una build di sanguinamento fosse un’impresa impossibile, finché non ho testato proprio questa build nella mia ultima partita. Con mia grande sorpresa, Mohg è ironicamente (paradossalmente?) piuttosto debole agli attacchi della build Sangue, il che significa che ora mi trovo di fronte a un enigma prima del DLC.

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Le decisioni nell’Elden Ring sono importanti. Spesso fanno la differenza tra il successo e il fallimento. Si può aggirare un’orda di nemici o affrontarli di petto? Scatenate i vostri incantesimi più potenti all’inizio di una battaglia contro un boss, oppure trattenete il fuoco fino all’ultimo, quando la vostra salute è bassa? Attaccare o difendersi, parare o rotolare, vivere o morire: tante decisioni prese nelle Terre di mezzo possono cambiare il volto della partita in un istante.

Anello di Elden

Il mio ultimo dubbio è un po’ più astratto, in quanto non si tratta di una decisione diretta da un momento all’altro nel gioco, ma è una decisione che influenzerà praticamente tutto il gioco. Con il DLC Shadow of the Erdtree di Elden Ring che si avvicina a grandi passi alla data di uscita del 20 giugno, sono indeciso tra le mie due build preferite per affrontare l’attesa espansione del gioco: la mia build ibrida Moonlight Crusader mage o la mia build ibrida Executioner bleed.

Decisioni, decisioni

(Crediti immagine: FromSoftware)OSSESSIONE

(Crediti immagine: FromSoftware)

Sono talmente ossessionato dal culto della malattia di Elden Ring che la mia famiglia mi ha vietato di parlarne a casa.

Entrambi hanno un fascino innegabile, va detto. E mentre ero certo che avrei scelto il mio ensemble di maghi quando FromSoftware ha confermato che Shadow of the Erdree esplorerà la storia di Miquella, una recente scoperta fatta battendo Mohg Lord of Blood per la seconda volta mi ha fatto tornare la testa verso il mio set-up sanguinante.

Riassunto veloce: Le prossime tappe di Elden Ring racconteranno la storia, ancora non raccontata, di Miquella, il fratello gemello di Malenia, rapito da Mohg Signore del Sangue e intrappolato in un enorme uovo. Mohg vive nel Palazzo di Mohgwynn, un paesaggio da incubo isolato che nuota in fiumi di sangue ed è pieno di nemici che infliggono perdite di sangue, non ultimo l’imponente Mohg stesso. Per accedere al contenuto scaricabile Shadow of the Erdtree, è necessario aver raggiunto l’area Mohgwynn Palance, altrimenti facoltativa, e aver sconfitto il boss di fine zona, Mohg Lord of Blood. Data la sua tendenza a infliggere Emorragie (alias perdite di sangue), ero quasi certo che eliminare Mohg ed entrare nel DLC sfruttando una build di sanguinamento fosse un’impresa impossibile, finché non ho testato proprio questa build nella mia ultima partita. Con mia grande sorpresa, Mohg è ironicamente (paradossalmente?) piuttosto debole agli attacchi della build Sangue, il che significa che ora mi trovo di fronte a un enigma prima del DLC.

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Una cosa su cui lo sviluppatore FromSoftware è stato chiaro è che Shadow of the Erdtree avrà una difficoltà scalare. Questo servirà a mantenere nemici e boss impegnativi per i giocatori più esperti che hanno passato gli ultimi due anni a raggiungere livelli super-OP. Dopo quasi 400 ore di gioco, anch’io ho alcuni salvataggi che potrei portare nell’espansione in arrivo, ed è il divario senza precedenti tra il lancio del gioco di base e la prima fetta di DLC che è responsabile del fatto che ho l’imbarazzo della scelta. A questo proposito, suppongo di non essere l’unico nella mia indecisione.

(Immagine: FromSoftware; GamesRadar)

“E quindi vi chiedo: quale scegliereste?”.

Frenk Rodriguez
Salve, mi chiamo Frenk Rodriguez. Sono uno scrittore esperto con una forte capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace attraverso i miei scritti. Ho una profonda conoscenza dell'industria del gioco e sono sempre aggiornato sulle ultime tendenze e tecnologie. Sono attento ai dettagli e in grado di analizzare e valutare accuratamente i giochi, e affronto il mio lavoro con obiettività e correttezza. Inoltre, apporto una prospettiva creativa e innovativa alla mia scrittura e alle mie analisi, che contribuisce a rendere le mie guide e recensioni coinvolgenti e interessanti per i lettori. Nel complesso, queste qualità mi hanno permesso di diventare una fonte affidabile di informazioni e approfondimenti nel settore dei giochi.